Hotel NH Roma Villa Carpegna
27 e 28 gennaio 2023
Razionale
In un contesto, come quello italiano, in cui le malattie croniche sono in crescita interessando circa il 40% della popolazione, non si può trascurare un aspetto fondamentale: l’impatto psicologico. Le malattie croniche rappresentano una condizione che dura nel tempo e che richiede un processo di adattamento, un ruolo attivo e consapevole del paziente ottenuto grazie al sostegno degli operatori sanitari.
Nella cronicità si crea spesso una relazione medico-paziente intensa e protratta nel tempo, ma vi sono situazioni in cui tale rapporto è percepito come “difficile”.
Il lavoro dell’operatore sanitario nei confronti del paziente cronico esige molto tempo, molte risorse ed attenzioni e quest’ultimo, oltre che di risposte competenti, necessita di particolare aiuto, comprensione ed empatia. È indubbio che ciascun medico ha sperimentato di colt a rapportarsi con alcuni pa ien che a olte e ocano persino sen men di ra ia os lit , frustrazione, astio, e rassegnazione.
Costoro sono definiti “pa ienti difficili” termine con cui si ogliono descrivere le persone che con il loro comportamento causano, nel medico, un atteggiamento che compromette la relazione medico-paziente.
Il confronto per tempi prolunga con la cronicit e con mala complessi, può pertanto determinare, nell’ OS una crisi che porta a situazioni di disagio.
Groves ha identificato quattro tipologie di pazienti difficili:
1. coloro che fanno continue richieste; 2. i manipolatori; 3. coloro che negano; 4. gli auto-distruttori.
Fondamentale sem ra essere l’esperien a dell’OS pi uesto esperto meno frequenti sono le problematiche connesse con l’intera ione. Il supporto psicologico uindi fornisce all’OS informa ioni importanti sull’impatto della malattia e delle terapie nel paziente, offrendo una prospettiva importante rispetto all’aderen a alla terapia.
Il percorso proposto pertanto consente di:
- orientare i partecipanti dentro un processo di presa in carico del “paziente difficile” tenendo conto delle peculiarità del medesimo e di come queste entrino in relazione con gli operatori;
- favorire il superamento di stigmatizzazioni che ostacolano il percorso di cura raggiungendo l’aderenza terapeutica mediante una relazione efficace.
Responsabili scientifici del Congresso
Dott.ssa Agatina Chiavetta – Coordinatrice Gruppo AMD Psicologia e Diabete
Dott.ssa Maria Rosaria Improta
Dott. Mario Manunta
Board di Progetto – Gruppo AMD Psicologia e Diabete
Agatina Chiavetta
Paola Orsini
Elena Cimino
Maria Rosaria Improta
Maria Paola Luconi
Mario Manunta
Mariangela Sculli
Milena Zanon
Consulenti Esterni
Mariano Agrusta
Paolo di Berardino
Mara Lastretti
Natalia Visalli
Sede
Hotel NH Roma Villa Carpegna
Via Pio IV, 6 00165 Roma
Partecipanti: 70
L’evento accreditato per 50 discenti, delle professioni: Medico Chirurgo, Dietista, Infermiere, Psicologo.
Discipline: Endocrinologia; Malattie Metaboliche e Diabetologia; Medicina Interna; Geriatria, Scienze dell’alimentazione.
Provider ECM
AMD Associazione Medici Diabetologi ID n° 572
Via Delle Milizie, 96 00192 Roma
Tel.: 06.7000599, Fax: 06.7000499
e-mail: ecm@aemmedi.it
Segreteria Organizzativa
Società Benefit AMD SRL SB
Viale delle Milizie, 96 00192 Roma
P.IVA 11216551009
Tel. 06-7000599, Fax 06-7000499
e-mail: benefit@aemmedi.it
Partner Logistico
Teorema Consulting & Co
Via Valesana, 9
84083 Castel San Giorgio (sa)
Mobile: 335.6729302 331 1347879
Fax: 081 0112905
a.leo@teoremaconsulting.it – info@teoremaconsulting.it
14.25 – 14.45
Lettura sponsorizzata – fuori campo ECM
Programma scientifico preliminare
Venerdì, 27 gennaio 2023
14.50
Registrazione ECM
15.00 – 15.10
Saluto ai partecipanti
15.10 – 15.25
Presentazione del congresso
A. Chiavetta
15.25 – 15.40
Presentazione delle aspettative e freccia di processo
P. Orsini; M. Zanon
I SESSIONE: l’operatore sanitario incontra il “paziente difficile”
Moderatori: M. Agrusta; G. Di Cianni
15.40 – 16.10
Introduzione a cura del gruppo di Medicina Narrativa e Teatrale: il paziente difficile (video)
R. Giordano
16.10 – 16.30
L’operatore sanitario e la cura del pa iente difficile: una rela ione complessa
A. Iannitelli
16.30 – 16.50
Strumenti che identificano le difficoltà degli operatori sanitari nella relazione di cura con il paziente difficile
M. Lastretti
16.50 – 17.10
Strategie per favorire l’aderenza in una relazione terapeutica efficace tra operatore sanitario e paziente difficile
P. Di Berardino
17.10 – 17.30
Pausa
Moderatori: P. Di Berardino; M. Lastretti
17.30 – 17.50
Introduzione ai Lavori Di Gruppo
N. Visalli
17.50 – 18.30
Lavori Di Gruppo: brainstorming rispetto al video iniziale.
Punti di forza e criticità: nella relazione del paziente difficile; degli strumenti utilizzati dall’operatore sanitario; per favorire l’aderenza terapeutica.
Gruppo 1
M. Manunta; P. Orsini
Gruppo 2
M.R. Improta; M. Zanon
Gruppo 3
P. Luconi; N. Visalli
18.30 – 18.50
Presentazione in plenaria dei Lavori di Gruppo
Formatori: M.R. Improta, M. Manunta, N. Visalli
Formatori in formazione: P. Luconi, P. Orsini, M. Zanon
18.50 – 19.00
Conclusione della giornata
A. Chiavetta
Sabato, 28 gennaio 2023
08.30 – 08.40
Ricontestualizzazione
M. Manunta
II SESSIONE: le strategie dell’operatore sanitario per favorire l’aderenza al progetto di cura del paziente difficile
Moderatori: N. Visalli; P. Di Berardino
08.40 – 09.00
Il counselling nel paziente diabetico difficile
M. Agrusta
09.00 – 09.20
Il colloquio motivazionale come spinta al cambiamento
P. Gentili
09.20 – 10.00
Tavola rotonda: Può la tecnologia aumentare l’aderenza terapeutica nel paziente difficile?
Intervistatore: E. Cimino
Autocontrollo nella storia della gestione del diabete
M. Sculli
Monitoraggio in continuo della glicemia
P. Ponzani
L’alta tecnologia può migliorare l’aderenza nel paziente difficile?
N. Visalli
Moderatori: M. Agrusta; P. Gentili
10.00 – 10.20
Colloquio motivazionale in diretta (video)
A. Chiavetta
10.20 – 11.00
Lavori Di Gruppo: (Role Playing) divisione in tre gruppi.
Mandato: costruzione di un colloquio motivazionale operatore sanitario/paziente difficile funzionale al cambiamento. Punti di forza e criticità: nel colloquio motivazionale con il paziente difficile; nel colloquio motivazionale dell’operatore sanitario; nel colloquio motivazionale per favorire l’engagement del paziente difficile.
Presentazione: A. Chiavetta
Gruppo 1
M. Manunta; P. Zanon
Gruppo 2
M.R. Improta; P. Orsini
Gruppo 3
P. Luconi; N. Visalli
11.00 – 11.30
Presentazione in plenaria dei Lavori Di Gruppo
11.30 – 11.40
Clima d’aula
P. Orsini
11.40 – 12.00
Cosa mi porto a casa
P. Luconi; M. Zanon
12.00 – 12.30
Conclusioni
A. Chiavetta
12.30 – 12.40
Questionario ECM e chiusura dei lavori